I granuli di polline sono provvisti di una parete molto resistente che li rende inattaccabili ai processi di degradazione chimica e biologica, perciò si conservano per centinaia di migliaia di anni. Ciò facilita la loro estrazione in laboratorio dove, utilizzando acidi forti, viene distrutta la componente minerale del sedimento lasciando intatti e concentrando questi microfossili organici per il successivo studio al microscopio. Lo studio pollinico sui depositi della Formazione di Pianico ha permesso di identificare più di 250.000 granuli pollinici, e individuare più di 100 essenze vegetali e ricostruire così la vegetazione che si trovava intorno al lago.
Testi a cura di:
Federica Badino