Provenienza: I resti di questo microtino sono stati trovati nei livelli di scavo del cervo acoronato, quindi provengono dal livello t28 che cade nel secondo interstadio dopo la fine dell’Interglaciale di Pianico, poco prima dell’eruzione vulcanica t32 che inagura la fase fredda correlata con la glaciazione dello Stadio Marino Isotopico 18.
Caratteristiche: Di questo animale sono state raccolte solo le due emimandibole registrate rispettivamente come MCSNB 11314A e 11314B. A differenza dei due topi selvatici, finiti probabilmente annegati nel fondo del lago, il topo campagnolo è stato preda di un rapace notturno che lo ha inghiottito. Nello stomaco di questo uccello le parti tenere del topolino sono state sciolte dai succhi gastrici e quindi assorbite, mentre le ossa e i peli della sua pelliccia sono stati trasformati in una unica pallottola, la “borra”, che è stata rigettata. Quest'ultima probabilmente è finita nell’acqua, dove le varie ossa si sono separate e sono finite sul fondo del bacino. La forma della superficie di masticazione del primo molare inferiore, ospitato in ciascuna emimandibola, è determinante per riconoscere la specie, ed ha consentito di riconoscere questo microtino fossile, che si colloca all’inizio della linea evolutiva del genere Terricola. La specie visse circa tra un milione e 600 mila anni fa; il livello stratigrafico in cui è stato trovato nei depositi più avanzati del Lago di Pianico-Sèllere ha un’età di 765 mila anni fa.
Paleoambiente: valgono le considerazioni svolte per il cervo acoronato.
Bibliografia: Govoni et al. 2006.