Glossario

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Successione ordinata di depositi naturali - come il fondo di un lago, una calotta di ghiaccio, il fondo di un oceano - che contiene informazioni ordinate nel tempo, come fosse un libro della storia della Terra anche prima dell’invenzione della scrittura, e anche prima che esistesse l’uomo.

È un banco dello spessore di una decina di metri, all’interno della sedimentazione della Formazione di Pianico (Lago di Pianico-Sèllere), formato da 20.800 varve, cioè coppie di strati sottilissimi dello spessore di 0,2-0,5 mm, ciascuno dei quali rappresenta un anno di sedimentazione. Il BVC contiene la Banda di Varve Scure, il livello di cenere vulcanica t21d, il rinoceronte di Picozzi e il bue primigenio. Vedi Lago di Pianico-Sèllere.

Fascia dello spessore di circa 50 cm che risalta per il suo colore scuro nei depositi bianco-giallognoli della metà superiore del Banco Varvato Carbonatico. È formata da 1080 varve e rappresenta il primo episodio di clima freddo che si verificò dopo l’Interglaciale di Pianico o nella sua parte finale.

Operazione di perforazione del sottosuolo con estrazione di un cilindro di sedimenti, detto ‘carota’

Perforazione eseguita nel 2007 per raggiungere i depositi più profondi del Lago di Pianico-Sèllere e mettere a disposizione una carota di questi materiali non visibili lungo le pareti esposte dal Torrente Borlezza

È un disegno schematico degli strati deposti uno sopra l’altro, che spiega la storia della sedimentazione

Rappresentazione della storia della vegetazione ricostruita in un archivio naturale o antropico, che mostra le variazioni di abbondanza del polline fossile prodotto dalle piante viventi all’epoca della sedimentazione

Alghe silicee microscopiche, comuni sia nelle acque dolci dei laghi e delle paludi che in acqua salata, vicino alle coste

Ciottolo rovesciato da una zattera di ghiaccio entro la massa d’acqua sottostante, e incorporato nei sedimenti al fondo

Sigla di “European Project for Ice Coring in Antarctica”, il progetto multinazionale europeo di perforazione in Antartide. Nel dicembre 2004, il carotaggio Concordia ha raggiunto la profondità di 3270.2 m, 5 m sopra il fondo della calotta antartica.

Unità litostratigrafica che indica l’insieme dei sedimenti deposti all’interno del bacino lacustre di Pianico-Sèllere. Comprende, dal basso: Membro di Cascina Canneto, Silt e Sabbie basali, Banco Varvato Carbonatico, Membro di La Palazzina.

Scoscendimento di materiali che avviene lungo pendii sommersi. Nel Lago di Pianico-Sèllere si verificarono innumerevoli scoscendimenti, che produssero disturbi nella tranquilla sedimentazione a varve.

Intervallo della durata di varie decine di migliaia di anni durante il quale si verifica l’accrescimento, la culminazione e poi la fusione delle calotte di ghiaccio polari e una contemporanea variazione del livello del mare. All’interno di una glaciazione si verificano anche oscillazioni minori, di durata millenaria, che prendono nome di stadi (più freddi) e interstadi (più caldi).

Sono le glaciazioni che nelle Alpi hanno raggiunto un volume tale da determinare la discesa di lingue glaciali fino al margine della Pianura Padana e del pedemonte nordalpino.

Deformazione dei materiali che cedono sotto le pressioni di un ghiacciaio.

Intervallo di minimo volume delle masse glaciali polari, che segna l’estremo caldo del ciclo di 100.000 anni caratteristico nella seconda metà del Quaternario. Gli interglaciali presentano una durata variabile tra circa 10 mila e 25 mila anni. Sono caratterizzati da una relativa stabilità climatica e da condizioni relativamente umide.

Intervallo di clima temperato caldo relativamente stabile, della durata di 15.700 ± 1130 anni, registrato dalla deposizione di varve sul fondo del Lago di Pianico-Sèllere. Il libro di tutte queste varve forma gran parte, ma non corrisponde, con il Banco Varvato Carbonatico (BVC). L’Interglaciale di Pianico inizia nel livello 26 m del carotaggio Sovere Canneto. Si può ritenere che l’Interglaciale di Pianico si concluda con il primo evento freddo di durata millenaria, che è rappresentato dal Banco di Varve Scure (vedi pag. 44 e fig. 122). Oggigiorno l’Interglaciale di Pianico è datato tra 795 e 779 mila anni fa.

Intervallo climatico di durata millenaria (1000-5000 anni) all’interno di una glaciazione globale, caratterizzato da temperature più alte e da una momentanea contrazione delle calotte glaciali e delle piattaforme di ghiaccio negli oceani.

Ciascuna delle tre varianti dell’atomo di ossigeno per numero di massa: 16O (isotopo leggero), 17O, 18O (isotopo pesante).

Antico lago formato a Cerete Basso (media Valle Borlezza) dopo il ritiro del ghiacciaio verso la fine dell’ultima glaciazione tra 16 e 14,4 mila anni fa. Il Lago di Cerete fu originato dallo sbarramento di due conoidi. La storia del Lago di Cerete termina con l’inizio della Torbiera di Cerete.

Lago sbarrato direttamente da un ghiacciaio.

Antico lago che si sviluppò tra Sovere, Pianico, Lovere e Cerete, in cui si depositò la Formazione di Pianico, un deposito lacustre contenente fra l’altro un banco di 20.800 varve, chiamato Banco Varvato Carbonatico. Il Lago di Pianico-Sèllere è oggi datato tra 800 e 755 mila anni fa.

Antico lago che si sviluppò tra Pianico, Sèllere e Sovere dopo la scomparsa del Lago di Pianico-Sèllere a seguito dello sbarramento di un grande ghiacciaio, e che ha accumulato oltre 50 metri di sabbie e ghiaie deltizie e limi sabbiosi.

Lago sbarrato da un fiume che riversa detriti al suo interno, ma che di regola fluisce in altra direzione.

“Piante a foglia larga”, ovvero piante legnose (soprattutto alberi e arbusti) con foglie ampie. Possono essere sempreverdi (edera, alloro), oppure decidue (quercia, olmo, betulla, ecc.). Le latifoglie sono contrapposte alle aghifoglie che hanno aghi (pino, abeti, ecc.), e agli alberi con foglie a squama (cipressi, ginepri).

Fossili macroscopici, visibili a occhio (nei vegetali: foglie, legni, cortecce, rami, pigne, frutti e semi).

È uno strato che si distingue molto bene per colore, spessore, composizione, e che si può riconoscere facilmente anche su grandi distanze. Nei depositi del Lago di Pianico-Sèllere sono stati riconosciuti 32 strati markers principali, che si indicano con t seguita da un numero.

Termine che indica il tracciato fortemente sinuoso di un fiume che si approfondisce rapidamente per effetto di erosione verticale. Il tracciato arcuato dell’alveo resta incastrato nella gola che si va scavando.

L’unità più profonda dei depositi della Formazione di Pianico (Lago di Pianico-Sèllere), documentata da oltre 30 metri di argille nel carotaggio Sovere Canneto.

Unità di depositi della Formazione di Pianico (Lago di Pianico-Sèllere) che sovrasta il Banco Varvato Carbonatico, dal quale si distingue visualmente per il colore mediamente grigio-scuro. Contiene il cervo fossile e il livello di cenere vulcanica t32.

Configurazione del Campo Magnetico Terrestre con polarità opposta a quella attuale (ago della bussola al contrario).

Codice a barre bidimensionale di forma quadrata, che può esserre decodificato da un telefono cellulare o da uno smartphone.

Unità di depositi della Formazione di Pianico (Lago di Pianico-Sèllere) che precede il Banco Varvato Carbonatico.

Faglia inversa con piano di movimento sub-orizzontale oppure obliquo.

Intervallo climatico di durata millenaria all’interno di una glaciazione globale, caratterizzato da temperature più basse e da espansione delle calotte glaciali e delle piattaforme di ghiaccio negli oceani.

Nelle curve isotopiche ottenute dai carotaggi nei fondali oceanici e nel ghiaccio polare si registrano intervalli di minore o maggiore glaciazione globale. Ciascuno di questi intervalli è stato individuato e numerato e si chiama MIS (Marine Isotopic Stage).

Sequenza di cambiamenti nella vegetazione, nella biodiversità animale e nei suoi associati, provocata da cause esterne all’ecosistema (clima, tettonica, ecc.) oppure provocati dalla dinamica interna soprattutto a una scala centenaria e millenaria.

Intervallo finale di una glaciazione, in cui avviene la fusione massiva dei ghiacciai, un rapido innalzamento del livello del mare e repentine trasformazioni nel paesaggio geomorfologico e negli ecosistemi.

È un sedimento che si forma in prossimità di sorgenti e lungo ruscelli, ove l’acqua rilascia il carbonato di calcio che incrosta i materiali circostanti - muschi, foglie, rami, terreno. La incrostazione conserva le impronte pietrificate e spesso è molto porosa se avviene a carico di muschi e foglie. Il tufa è un termine latino, diverso da “tufo”, che indica solo i materiali di origine vulcanica. In Italia centrale vi sono sorgenti incrostanti con acque termali. In questo caso non si usa il termine tufa, ma si parla di “travertino”.

Coppia o sequenza di strati (lamine) deposta sul fondo lacustre o marino, che rappresenta un anno di sedimentazione. Le varve sono evidenti nei laghi di contatto glaciale, che risentono dell’attività stagionale di fusione del ghiacciaio (varve glaciali), ma sono frequenti anche nei laghi temperati come il Lago di Pianico-Sèllere (varve biochimico-organiche).