Una nuova eruzione vulcanica (t32) all’inizio della nuova fase glaciale

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Circa 757 mila anni fa (Fig. 61) le ultime foreste di latifoglie che avevano ospitato esemplari di cervo acoronato scomparvero dalla Val Borlezza per l’avanzare delle steppe di clima freddo (zona 10 in Fig. 61). Sedimenti grigio-scuri ricominciarono ad accumularsi nel lago torbido. Un livello particolarmente scuro, indicato come marker t32 e deposto circa 755 mila anni fa, è di nuovo uno strato di cenere vulcanica, testimonianza di un’altra grandiosa eruzione esplosiva (Fig. 70). In base alla composizione chimica, il vulcano che disperse nell’aria queste ceneri si trovava nella provincia vulcanica dell’Italia Centrale. Il candidato più probabile è un vulcano spento nei Monti Sabatini, a Nord di Roma.18

Alcuni metri dopo il secondo livello di cenere vulcanica, la storia del Lago di Pianico-Sèllere si interrompe. Non perché il lago fosse scomparso, o si fosse riempito, ma perché il ghiacciaio che poi risalì la Val Borlezza strappò un certo numero di pagine dalla parte finale dell’archivio naturale (vedi Fig. 98b).