Nel 1857 l’abate Antonio Stoppani pubblicò il primo lavoro sul Lago di Pianico-Sèllere e ipotizzò che fosse di origine glaciale. Dopo tanti anni di ricerche, l’origine del lago resta ancora in parte misteriosa.
Perché è così difficile stabilire come nacque questo lago? Perché per formare un lago, nelle regioni a clima umido, sono necessarie due distinte condizioni, da non confondere: prima di tutto deve essere modellata la conca che lo deve ospitare (origine della conca); in secondo luogo è necessario uno sbarramento nella direzione del flusso dei corsi d’acqua (origine della soglia di sbarramento). Talora i due momenti coincidono, come nel caso in cui un ghiacciaio scava una depressione e poi si ritira. Spesso però la conca si forma prima dello sbarramento, che è il caso della bassa Val Borlezza: le indagini geofisiche indicano infatti che al di sotto del Torrente Borlezza vi è una valle riempita da più di 200 m di sedimenti, in parte non lacustri. Circa 1 milione di anni fa, una gola più stretta della valle attuale e profonda forse più di 800 metri aveva intagliato l’altopiano di Bossico. Dalle ripide pareti della gola crollavano frane che formarono ammassi di detrito, poi cementati in brecce. In questa fase, il lago non esisteva ancora; perché mancava una soglia di sbarramento.