I depositi farinosi bianchi del lago temperato di Pianico-Sèllere sono un meraviglioso libro di circa 41.600 pagine, due pagine per anno, che raccontano una storia di circa 20.800 anni7 (Fig. 49 e 50). Studiosi da ogni parte del mondo sono venuti in visita proprio per vedere uno dei più lunghi archivi annuali del pianeta. Le pagine sono rappresentate da finissimi strati neri e bianchi alternati, disposti in coppie dello spessore di 0,15-0,5 mm, in casi eccezionali fino a 2 mm (Fig. 50). Queste coppie sono l’espressione ritmica del ciclo stagionale in cui si susseguono una stagione calda (lamina bianca) e una fresca (lamina nera). Ogni pacchetto di coppie di strati (talora anche più di due) che si ripete ritmicamente ogni anno prende il nome di varva
. Ogni lamina è come la pagina di un libro che ci parla di una stagione (Fig. 49). Studiando il polline contenuto nelle varve, si è visto che le finissime lamine annuali iniziarono ad accumularsi non appena, terminata la glaciazione, le foreste tornarono a svilupparsi in Val Borlezza a causa del riscaldamento del clima8. Che c’entrano le varve con le foreste e con il riscaldamento del clima ?
